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Ciel シエル Phantomhive ✪ (2), - Let's go, you cat-obsessed moron! -

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ventus¸
» Posted on 3/9/2011, 17:38




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Ciel Phantomhive ☆

Soprannome: pfff, soprannomi a Ciel? Nah, grazie. Però un certo demone è solito chiamarlo Bocchan
Data di Nascita: 14 dicembre.
Provenienza: la grigia, piovosa, elegantissima Londra.
Età: 16 anni.
Sesso: maschio.
Razza: umano. Si perché io mi rifiuto di farlo *SPOILER* demone.
Stato Sociale: nobile, nobilissimo. E' un conte purosangue, lui.
Interessi: essere servito e riverito, dare ordini a destra e a manca, il suono del violino, il thé, i dolci ♥ (soprattutto quelli del suddetto demone). La vendetta?
Amicizie: Seb. Che ancora non esiste, ma quando ci sarà sarà suo, fine.
Gruppo sanguigno: 0 negativo.
Segni particolari: aaaaaallora, prima di tutto Ciel porta sempre una benda nera sull'occhio destro. Questo perché sull'iride, di colore diverso rispetto a quella dell'occhio sinistro, è impresso un pentacolo, simbolo del suo contratto con QUELFIGODISEBASTIANSBAV. Ma non è l'unico marchio ad apparire sul corpo del giovane conte: ha infatti un altro strano simbolo sulla parte sinistra della schiena, inciso a fuoco. Si, lo so, tremendo, ma poi capirete. Ultima cosa: porta sempre due piccoli orecchini di forma sferica blu e un anello d'argento con una grossa pietra blu/indaco, simbolo del casato Phantomhive.
Genere musicale: direi decisamente classico, più che altro perché Ciel è cresciuto con il suono delle sinfonie classiche e perciò vi è molto legato. Ma non è detto che gli altri generi non gli piacciano, solo che non ha mai avuto molte occasioni per farci l'orecchio.
Strumento suonato: Ciel suona il violino fin da quando era solo un bambino. Glielo ha insegnato il suo papà, il conte Vincent Phantomhive, e pertanto per Ciel ha un valore particolare. Però solitamente preferisce che sia il suo maggiordomo a suonarlo, così lui può godere di quel suono delicato senza doversi sforzare più di tanto. Avrebbe anche una bella vocina, il Bocchan, ma lui non canta: si vergogna troppo (ma non lo ammeterà mai ♥)



Altezza: 167 centimetri. Piccoletto lui, ma non fateglielo notare.
Peso: 45 kg.
Occhi: il sinistro è di un bellissimo blu intenso, mentre il destro è di un insolito lilla/viola brillante (e vi è inciso il marchio sopraindicato).
Capelli: non troppo corti e di un indefinibile colore che si aggira tra il grigio piombo, il nero e il blu notte.
Photobook: Let's go, you cat-obsessed moron!

Character☆
Bè si vede che i personaggi dal carattere complicato mi piacciono tanto perché continuo a sfornarne per poi trovarmi in difficoltà una volta arrivata qui. Allora, eccone un altro. Ciel, il caro, piccolo, dolce Ciel è un ragazzino arrogante e viziato, abituato ad essere servito e riverito senza muovere un dito e senza nemmeno mostrare la minima riconoscenza, a dire la verità. Pretende l'assoluta obbedienza dei suoi servitori e, ovviamente, ogni compito che lui impone loro deve essere eseguito alla perfezione, altrimenti...che venga rifatto tutto da capo! Non si fa tanti scrupoli quando si tratta di raggiungere un obbiettivo: qualsiasi mezzo è lecito, quando si agisce nel nome del bene. Perché si, nonostante Ciel sembri un ragazzetto perfido e semi sadico, in realtà ogni sua azione è mirata al riportare la giustizia laddove questa sia venuta a mancare. Non si può nascondere, però, che abbia un carattere piuttosto irascibile e cupo per un ragazzino della sua età, ma il tutto è legato al suo drammatico passato (e a pensarci non è nemmeno poi tanto strano che sia diventato così). I sorrisi sono estremamente rari da vedersi sul bel visino del piccolo conte, e solitamente sono sarcastici e beffardi. Ma capita, mooolto raramente, che un sorriso sincero faccia capolino sulle sue labbra. Moooolto raramente, però. Ovviamente questo suo comportamento è il chiaro sintomo della totale mancanza di fiducia negli altri (eccetto Seb, ovviamente) e della sua infanzia tremenda, che l'ha segnato per sempre. Comunque dipende sempre dai casi: ogni tanto è anche in grado di dire cose carine, anche se le camuffa da cattiverie. Dipende da come lo prende, ecco, anche perché, sotto sotto, nasconde un'eccezionale sensibilità e un cuore buono (prova ne è la sua bramatissima anima "pura, completa e assolutamente candida" - cit. un altro demone maniaco che se lo vuole pappare - ♥
Phisic☆
Ciel: smorfioso ragazzino "so tutto io" dalla perenne espressione corrucciata stagliata sul suo bel visino dalla pelle candida, incorniciato dalla massa ordinata dei suoi lisci capelli di quell'insolito colore grigio-blu-nero. Quello che io ritengo il suo punto forte (ma io sono di parte, awwww ♥) sono i suoi meravigliosi occhioni blu zaffiro. O meglio, il meraviglioso occhio sinistro color zaffiro, perché è quello l'unico visibile. L'altro, il destro, come già detto, è perennemente coperto da una benda (eccetto quando Ciel deve assegnare compiti di massima importanza al suo demonefigodapaura personale). Vi è inciso il marchio del contratto tra i due e il fatto che si trovi proprio nell'iride indica quanto il loro legame sia forte, o lameno così dicono dei contratti tra demoni e umani. L'aspetto fisico di Ciellino è quello di un ragazzino, magro e minuto e dai delicati tratti...femminili? bè un po' si, ma lo rendono così cariiiino ♥ (ok, basta Hacch). Nonostante negli anni la sua statura si sia alzata un pochino, non lo si può ancora definire alto, ma non fateglielo pesare → non la prende molto bene. E' sempre elegantissimo, come si addice ad un vero conte, e possiede una sfilza di abiti complicati e studiati nei minimi dettagli, solitamente di colori scuri come il nero, il rosso bordeaux, il verde bottiglia e il blu, il suo preferito. Ha una mania per i pantaloni sopra il ginocchio: li indossa sempre, che sia estate o inverno. E ora, lasciatemi sfogare: è troppo cucciolo quando dorme, nyaaaaah ♥ (E CHE NESSUNO OSI DIRMI CHE LI ERA MORTO -addit-)

Background☆


E' l'inferno. Non può essere altro che l'inferno quello...o l'apocalisse. Altissime, voraci fiamme scarlatte stanno lentamente divorando l'intera magione Phantomhive, bruciano senza pietà qualsiasi cosa intralci il loro cammino. Urla atroci giungono alle orecchie di un bambino terrorizzato, gridano il suo nome ordinandogli di fuggire. Ma lui non può farlo, non ancora...dove sono la mamma e il papà? Li cerca da così tanto, in preda a continui colpi di tosse dovuti al troppo fumo inalato, ma sembra impossibile trovarli, in mezzo a quell'oceano di fuoco. Ma poi eccoli, nel bel salotto della loro lussuosa villa che ora sta sparendo tra le fiamme. Se solo non avesse visto, se solo fosse fuggito quando i suoi servitori gli avevano annunciato l'improvviso scoppio dell'incendio...ma il destino ha deciso di essere spietato con Ciel, di distruggere la vita di un bambino di soli dieci anni nel più orrendo e crudele dei modi. Eccoli, la mamma e il papà, i loro corpi così belli brutalmente straziati, gli abiti macchiati di sangue scarlatto, i sorrisi ancora stampati nei loro volti. Altre urla strazianti. Sta volta, le sue.
Rapito, strappato dalla sua casa della quale restano ormai solo le ceneri, privato di nome, anima e corpo. Schiavizzato, marchiato a fuoco come un animale, violentemente picchiato, lividi ovunque sul suo esile corpicino infantile. Stipato insieme ad altri venti ragazzini, come bestie immonde, in una minuscola, sudicia stanza priva di finestre, Ciel trema. In un angolo, raccolto in sé stesso, fissa quell'orrore, scosso dai brividi di freddo e di terrore. Ode solo urla, ancora strazianti urla, provenire dalla stanza adiacente. Non ha nemmeno la forza e il coraggio di piangere, la paura e l'orrore che lo invadono sono troppi. Poi le urla cessano, la porta si spalanca e quel disgustoso uomo, accompagnato dai suoi fedeli segugi, entra nella stanza, nella gabbia che lo rinchiude da più di un mese. Vuole proprio lui, il piccolo Ciel che ha già perso tutto e che sembra costretto a patire altre atroci sofferenze. Vorrebbe dimenarsi, gridare, lottare con tutte le sue forze per fuggire all'ennesimo tormento. E invece non fa altro che lasciarsi malamente condurre verso un destino infame, fissandoli, pregandoli con quegli occhi privi di vita di lasciarlo in pace, di non fargli ancora del male. In risposta loro gli sferrano pugni e calci a non finire, con una forza ed una violenza inaudite. E si che non aveva nemmeno protestato, se n'era rimasto zitto, non si era ribellato...perché lo punivano? Nell'altra stanza, la stanza temuta da tutti i disgraziati che di lì a poco avrebbero condiviso il suo stesso destino, viene brutalmente sbattuto sopra quello che sembra una sorta di altare di pietra dura, fredda e grigia, legato mani e piedi da pesanti catene arrugginite.
- Sacrificio al demone, sacrificate l'anima di questo ragazzino per compiacere il demone! - grida il vecchio all'improvviso, per poi sparire dietro un branco assetato di uomini incappucciati che gli scivolano addosso, disponendosi a cerchio intorno a lui. Nelle mani alzate scintillano una ventina di coltelli rilucenti, pronti a scagliarsi sul suo corpo già devastato. Orrore, paura...morte. E poi dolore. Pungente, improvviso, straziante dolore. Sente il sangue scorrergli scorrergli copiosamente sul ventre candido, urla, urla finché a fiato, urla finché il buio lo avvolge e non c'è nient'altro che silenzio intorno a lui. Poi una voce, profonda, suadente, preziosissima voce gli offre l'ancora di salvezza, gli propone un patto, un accordo impossibile da rifiutare. Un'anima, la sua anima, in cambio della vendetta. Su quei mostri atroci che lo stavano sfruttando per i loro luridi scopi, sui mostri senza cuore che avevano cancellato la sua famiglia, la sua casa, la sua intera vita.
- Pensaci attentamente. Rifiutando la fede, anche questa volta, le porte del paradiso diverranno per sempre al di fuori della tua portata -
- Credi che m'importi qualcosa del paradiso? Voglio solo lasciare quest'inferno! -
- Te lo chiederò un'ultima volta. Desideri stipulare un contratto con me? -
- LO DESIDERO! Ora piantala di fare domande e dimmi se abbiamo un accordo! -
Si, lo avevano. Fino alla fine, fino al compimento della sua vendetta. Il prezzo: la sua anima, macchiata da un orrore troppo grande da sopportare per gli occhi innocenti di un bambino.
- Ammazzali tutti -
Il primo ordine. Eseguito alla perfezione.
Sei anni più tardi, Ciel suona il violino nel suo studio. La sua amata residenza è stata rimessa a nuovo e lui ha assunto il comando dell'attività di famiglia. E' il nuovo conte Phantomhive, caricato di oneri più grandi di lui, che porta a termine orgogliosamente, nonostante la giovane età. Il suo demone, in veste di maggiordomo, lo ascolta in silenzio, un sorriso soddisfatto sulle labbra.
- La sua bravura cresce di giorno in giorno, Bocchan. Per questo motivo mi permetto di consigliarle un'ottima accademia di musica di cui ho sentito parlare negli ultimi tempi -
Ciel smette di suonare e lo squadra. Lui? In una scuola?
- No - si limita a scandire seccamente. Riprende a suonare.
Sorride ancora pazientemente, quel maggiordomo.
- Mi farebbe un grosso favore se si rifugiasse in quella scuola per qualche tempo, Bocchan. C'è un certo gravoso compito, legato al nostro accordo, a cui non posso proprio sottrarmi e sarebbe davvero sconveniente per me, saperla qui, completamente indifeso. Mi è stata garantita la massima protezione per lei, alla Symphonia Academy. Senza contare che quando la raggiungerò -il prima possibile- la sua maestria con il violino sarà aumentata a dismisura. E, allora, desidererò di certo ascoltare i suoi progressi -
Ecco, come ci è finito in quell'accademia. Perché Ciel non lo ammetterà mai, ma ripone cieca fiducia in Sebastian. E quindi gli ha dato retta.
In quell'enorme giardino dai mille colori, suona il suo violino, Ciel.
E un odioso senso di mancanza lo pervade.


shieru2

Nome Prestavolto // Provenienza: Ciel Phantomhive // Kuroshitsuji
→ Voice: Valshe // Song: Soundless Voice



Played on » SYMPHONIA Academy // where music lies
 
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